sabato 11 luglio 2015

Io con la mia zanzara

Cara zanzara che mi hai punto sullo scroto meriti senza dubbio una foto. Tu si che sai dove succhiare per fortuna non ti dovrò pagare. Il tuo abito tigrato mi ha ammaliato e non ti ho ancora dimenticato. Di te mi rimane solo una bolla, in bella vista sopra una palla. La notte e lunga e senza sonno aspetto a lungo il tuo ritorno. Ora ti sento soave e lieve, ma il tuo ronzio mi fa piacere. Tu non mi pensi e ti posi su un muro sazia e felice e sguardo sicuro. Mi guardi schifata e un po’ disgustata forse l’esperienza ti ha sicuramente provata. Cara vampira dei miei coglioni non ti curi certo dei miei umori. Insetto fetente e senza pudore di te non mi resta neanche l’amore. Mi armo di scarpa, mazza e librone e provo a colpirti senza rancore. Scatti veloce verso la vetrata ed io di scatto provo il volo in picchiata, quanto sei a tiro ti guardo negli occhi e non trovo il coraggio di eliminarti. Ti ho visto volare verso l’infinito ora il ricordo è solo il prurito.

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