Un uomo esce da un bar,
mente un’anziana attraversa la strada con premura appena il semaforo con lenta
determinazione scatta e diventa rosso. Una donna si affanna con le buste della
spesa in mano, mentre un bimbo piange e fa i capricci trascinandosi appeso alla
gonna della madre. L’uomo che esce dal bar schiaccia un pulsante su una chiave
e disinnesca l’allarme della propria vettura parcheggiata sulle strisce
pedonali, la vecchietta col bastone picchia sull’auto mentre l’uomo impreca
mentre il bimbo che piange vomita poco vicino su un passante.
La mamma si
affretta chiedere scusa, ma l’uomo impreca ad alta voce e lascia dietro di se
una scia giallastra. L’anziana supera la vettura in sosta e l’uomo si mette al
volante e scappa via come un ladro. La mamma pulisce il bambino che continua a
frignare e a trascinarsi sull’asfalto intriso di polvere e vomito.
Una giovane
ascolta ridendo la musica dalle sue cuffie enormi di colore azzurro, mentre da
un autobus un ragazzo in giacca e cravatta si affretta a inseguire un balordo
dai capelli lunghi gridando: “Fermatelo mi ha rubato il portafogli”, ma nessuno
si muove è una calda mattina di agosto e una flemma giamaicana avvolge tutta la
città. Il furfante attraversa la strada, ma è centrato in pieno da una vettura.
Un lungo balzo e poi finisce al suolo. Il derubato si avvicina frettoloso e gli
strappa da mano il portafogli mentre il ladro si rialza miracolosamente e tenta
la fuga passa poco vicino l’anziana che con scatto repentino alza il bastone
colpendolo di precisione dietro la nuca. Il furfante riesce a fare solo pochi
centimetri e poi finisce a terra. Arriva un vigile e subito si crea un nugolo
di persone incuriosite dall’accaduto. La vecchietta spiega tutto, mentre il
giovane in giacca e cravatta in affanno cerca di pestare il ladruncolo.
La
nonna ride soddisfatta e continua col bastone a punzecchiare il furfante che a
terra privo di sensi. Da una macchina un uomo aveva visto tutto come a
rallentatore e continuava a osservare quei personaggi con estrema curiosità per
lui si muovevano come a pesci in un acquario, metteva a fuoco ogni dettaglio e
quella scena che era durata pochi secondi riviveva nel suo cervello
continuamente e ogni volta ritrovava particolari nuovi. Arriva una donna che
sale nella macchina.
L’uomo attento la saluta, mette in moto e va via. Ripensa per
un attimo a quella scena, ripensa e rivede tutto. Ride a denti stretti. La ragazza
lo guarda, ricambia il sorriso, alza il volume della radio e canticchia un
motivetto mentre l’asfalto bollente restituisce centuplicato il calore del
sole. Chiude gli occhi e sogna…
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