lunedì 6 maggio 2013

Visioni in obitorio


Una lacrima senza vita solcava il giovane volto di C. Il suo corpo giaceva pesante su un freddo marmo dell’obitorio. Appena dove finiva quella lacrima quasi secca precisamente sul mento dello sventurato, si apriva uno squarcio lungo e profondo che arrivava fin sotto la gola. Sul volto come delle bruciature gli coprivano la faccia come se fosse stato trascinato col viso per diversi metri sull’asfalto. Il dottor J era pronto per l’autopsia. Aveva indossato il camice ed i guanti e si apprestava a fare le stesse operazioni che aveva ripetuto tantissime volte. Questa volta però qualcosa di oscuro ed impensabile avrebbe cambiato per sempre la sua vita. Il magistrato aveva disposto l’autopsia per il giovane che era stato trovato da una pattuglia sul ciglio della strada. Poco distante c’era la vettura con a bordo G privo di sensi e a fianco i medici del centodiciotto che immediatamente erano intervenuti sul luogo del segnalato incidente. Ad un primo e rapido esame parve subito chiaro a tutti che il giovane era stato investito da G, ma immediatamente come da prassi solo l’esame scientifico poteva sicuramente sfatare ogni dubbio sull’accaduto. J ispezionava con accuratezza il corpo del giovane, le ferite e le ossa rotte con una calma che solo chi è del mestiere può avere. Ad un certo punto il suo volto impallidì. Sotto la pelle del braccio, il medico vide la protuberanza di tre sfere e al tatto erano esattamente tre piccole biglie d’acciaio messe in fila. Una cosa strana immediatamente si mise all’opera per fare una radiografia della parte e vide che si trattava di tre precisi innesti meccanici che all’interno avevano dei circuiti elettronici. Poi il suo sguardo cadde su una precisa fessura all’altezza del fegato una fenditura precisa e decisa con attorno dei coaguli, ma non sbavature di sangue segno evidente che era ancora vivo quando aveva ricevuto quel fendente. Sì perché proprio di fendente si trattava un preciso taglio fatto da una lama di venti centimetri che aveva leso gli organi vitali provocando la morte del giovane. C non era stato ucciso dalla vettura, ma la sua morte era avvenuta prima dell’incidente...

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