Una lacrima senza vita solcava il
giovane volto di C. Il suo corpo giaceva pesante su un freddo marmo
dell’obitorio. Appena dove finiva quella lacrima quasi secca precisamente sul
mento dello sventurato, si apriva uno squarcio lungo e profondo che arrivava
fin sotto la gola. Sul volto come delle bruciature gli coprivano la faccia come
se fosse stato trascinato col viso per diversi metri sull’asfalto. Il dottor J
era pronto per l’autopsia. Aveva indossato il camice ed i guanti e si
apprestava a fare le stesse operazioni che aveva ripetuto tantissime volte.
Questa volta però qualcosa di oscuro ed impensabile avrebbe cambiato per sempre
la sua vita. Il magistrato aveva disposto l’autopsia per il giovane che era
stato trovato da una pattuglia sul ciglio della strada. Poco distante c’era la
vettura con a bordo G privo di sensi e a fianco i medici del centodiciotto che
immediatamente erano intervenuti sul luogo del segnalato incidente. Ad un primo
e rapido esame parve subito chiaro a tutti che il giovane era stato investito
da G, ma immediatamente come da prassi solo l’esame scientifico poteva
sicuramente sfatare ogni dubbio sull’accaduto. J ispezionava con accuratezza il
corpo del giovane, le ferite e le ossa rotte con una calma che solo chi è del
mestiere può avere. Ad un certo punto il suo volto impallidì. Sotto la pelle del
braccio, il medico vide la protuberanza di tre sfere e al tatto erano
esattamente tre piccole biglie d’acciaio messe in fila. Una cosa strana
immediatamente si mise all’opera per fare una radiografia della parte e vide
che si trattava di tre precisi innesti meccanici che all’interno avevano dei
circuiti elettronici. Poi il suo sguardo cadde su una precisa fessura
all’altezza del fegato una fenditura precisa e decisa con attorno dei coaguli,
ma non sbavature di sangue segno evidente che era ancora vivo quando aveva ricevuto
quel fendente. Sì perché proprio di fendente si trattava un preciso taglio
fatto da una lama di venti centimetri che aveva leso gli organi vitali
provocando la morte del giovane. C non era stato ucciso dalla vettura, ma la
sua morte era avvenuta prima dell’incidente...
Nessun commento:
Posta un commento